In un boschetto di aranci, tra una molteplicità di fiori, si rallegrano Zefiro e Flora, che sta trasformandosi in Primavera contornata da Venere, Cupido, Mercurio e le tre Grazie, Castità, Bellezza e Amore. Questa in breve la scena di un quadro del Botticelli tra i più noti al mondo: La Primavera. Un tripudio floreale in cui compaiono rosa, viola, non-ti-scordar-di me, margherita, fiordaliso, garofano, iris, elleboro, ranuncolo, capelvenere, camomilla, fragola e tanti altri. Un’esplosione di colori, allegria, spensieratezza e fresche brezze. Una rappresentazione visiva che suggerisce efficacemente quasi tutti i possibili componenti di una fragranza primaverile che esprima una rigogliosa freschezza e un’incontenibile gioia di vivere. Tra gli ingredienti dei profumi moderni dedicati alla stagione più vitale si trovano, infatti, agrumi in abbondanza, dal limone al mandarino, dall’arancia al pompelmo fino al più intrigante e corposo bergamotto, per poi arrivare al neroli e al petitgrain, estratti dai fiori, dai rami e dalle foglie dell’albero di arancio o al più esotico fruttato e vellutato osmanthus fino a esuberanti rose di maggio, gelsomini, iris e gardenie. La dinamicità e la spumeggiante vitalità sono spesso esaltate da tocchi sapienti di patchouli e vetyver, verdi, legnosi o leggermente pungenti, mentre la spensieratezza e la dolcezza fragrante trovano i migliori interpreti in vaniglia, fava tonka, ambra e in frutti succosi come fragole, prugne, cassis. La naturalità e la solidità sono rappresentante da legni chiari come il cedro, dal tipico odore di matita temperata, o dalle note magiche dall’ormai rarissimo sandalo Indiano assieme alle stimolanti note del tè verde. Sul fondo, a dare corpo e durata alle fragranze musk, ambra grigia o oudh.


Scelte le note, ogni profumiere comporrà la sua piccola jam session primaverile, più cool o più hot, per rappresentare un particolare aspetto della femminilità in boccioli, prorompente e sensuale o romantica e leggiadra che sia. Magari non tentando come Jean-Baptiste Grenouille, protagonista del libro “Il Profumo di Suskind” 1), di estrarre con la tecnica dell’enfleurage l’aroma naturale della pelle di una splendida fanciulla in fiore perché, secondo lui, “centinaia di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a quest'unico odore. Questo solo era il principio superiore secondo il quale si dovevano classificare gli altri profumi. Era pura bellezza.”


Molte belle storie sono state suggellate da galanti omaggi profumati ispirati da bouquet primaverili, come il profumo White Rose 2) che Lord Horatio Nelson donò a Lady Emma Hamilton nel 1805, prima di partire per affrontare la vittoriosa battaglia di Trafalgar, che gli sarà fatale, o il superbo ed affascinante Fleurissimo 3) che, nel 1956, il Principe Ranieri di Monaco commissionò per la sua futura sposa, Grace Kelly. Ma anche un dono della Natura, come quello celebrato dal rito giapponese Hanami che vede un intero popolo ammirare lo spettacolo dei rosei boccioli dei Sakura (ciliegi) cadere al suolo come neve, può dare vita a una fragranza come Cherry Blossom 4). Un avvolgente sentimento di comunione e pace come questo ha portato una donna che ama profondamente l’arte a sognare una nuova primavera per l’umanità e dalle sue parole è nato un profumo che porta il bel nome di J'ai fait un rêve-Clair 5): “Ho sognato un essere universale fatto di dignità umane primitive e primordiali. Ho sognato un armonioso alito di vento che avvicina la natura all'umanità. Ho sognato che l'arte può sconfiggere tutte le forme d'odio e di miseria.” Ecco allora che la seducente sensualità del gelsomino e i toni delicati dei fiori d'arancio si adagiano su un chiaro legno di cedro, solido e corposo, avviluppato dalle note resinose di labdano e note calde ed intense di musk e sembra quasi di sentire in sottofondo Imagine dei Beatles.


NOTE


  1. Patrick Süskind- Il profumo-Longanesi Editore
  2. White Rose - Floris
  3. Fleurissimo - Creed
  4. Cherry Blossom - Floris
  5. J'ai fait un rêve Clair - Majda Bekkali

icon file

Ladies, Aprile-Maggio 2016

icon arrow